LA CAMPIONESSA
SIMONA FANCELLO
ecco i suoi preziosi consigli

Simona Fancello è più volte campionessa e Gran Finalista con Fabio Selmi nelle Danze Standard e nella Combinata 10 Balli Standard e Latini in Italia, in Europa e ai mondiali. Ecco la nostra intervista.

Dom . – Quali qualità dovrebbe avere una coppia di competitori nello stile internazionale “standard e latini” secondo la sua esperienza?
Ris . – Secondo la mia opinione, due persone che cominciano la vita a due nel mondo del ballo devono avere il senso del rispetto reciproco e quindi la grande passione che li unisce per migliorarsi nel tempo sia a livello tecnico che artistico.
Nonostante questo ci vuole sacrificio, determinazione e molto impegno.
 
Dom. – Quali sono a suo parere le cose più importanti che una coppia di ballerini di danze standard deve sapere?
Ris . – Non ci sono cose più o meno importanti da sapere, ma sicuramente consigli che con la mia esperienza ritengo che possano aiutare.
Il primo è quello di ascoltare la musica, di viverla, di esprimerla e il secondo è quello di ballare con il cuore.

Dom. – Quali suggerimenti darebbe Lei ad una coppia di principianti?
Ris . – Una buona coppia di principianti si distingue per il buon tempismo, per una pulita posizione e per il movimento libero ma sicuramente per un corretto uso dei piedi che deve essere forte e chiaro.
 
Dom. – Quali principali suggerimenti darebbe Lei ai maestri insegnanti che desiderano iniziare a dare lezioni di Danze Standard e Latine a coppie di principianti?
Ris . – Cercare di fare capire subito che questo è uno sport molto difficile, dove non si raggiunge mai l'apice della conoscenza tecnica che ti possa permettere di rilassare il corpo e la mente, ma bisogna sempre cercare di imparare perché ognuno ha sempre qualcosa da poterti insegnare.
Quindi per me la cosa importante che un insegnante deve far capire ai suoi allievi che desiderano iniziare a ballare, è che ci vuole umiltà e modestia.

Dom . – Lei preferisce lavorare con delle coppie di principianti oppure con delle coppie esperte?
Ris . – Non nascondo che lavorare con delle coppie esperte di un certo livello sicuramente dà molta soddisfazione perché si può parlare di una miriade di cose per sviluppare il ballo della coppia, la quale non ha problemi a tirare fuori il meglio del proprio insegnante, il quale a sua volta è ancora di più stimolato.
Ma sicuramente anche la coppia di principianti può dare molta soddisfazione se ha voglia di imparare.
Quindi per me non ha importanza il livello della coppia ma è importante il rapporto che si instaura tra me e la coppia stessa, se quest' ultima sa ascoltare e questo lo dimostra il fatto che io insegno dai bambini ai senior, dalla classe C alla classe Internazionale e Professionisti.

Dom. – Lei ha lavorato e lavora sia con coppie italiane che con coppie straniere, ha trovato qualche sostanziale differenza?
Ris . – Insegnando a coppie italiane e non, ho avuto modo di conoscerne di cotte e di crude e chissà quante ancora ne dovrò imparare. Comunque devo dire di essere orgogliosa di essere italiana perché le nostre coppie si distinguono non solo a livello competitivo, per il loro grande temperamento, ma anche a livello di studio.
L'unico neo che ho trovato tra loro e specialmente con quelle del Nord Europa , è quello dell'allenamento; purtroppo le nostre coppie italiane molte volte sono prese molto di più dall'insegnamento che fanno nelle loro scuole come insegnanti trascurando il proprio allenamento come allievi.
 
Dom . – Nelle danze standard molte coppie italiane di amatori hanno raggiunto il vertice; cos'è, secondo Lei, la chiave del successo di queste coppie?
Ris . – Ormai delle coppie italiane ne parlano tutti e devo dire che lo fanno con un pizzico di invidia. Questo non fa che onorarmi visto che io faccio parte di loro.
La chiave del successo è che disponiamo di validissimi insegnanti i quali ci hanno saputo educare in tutti i sensi e continuano a farlo.
Comunque il successo non va rincorso, arriva quando te lo meriti e quando meno te lo aspetti.

 
Dom. – Alle giovani coppie sia di amatori che di professionisti che hanno raggiunto il vertice in Italia nel Ballo Liscio e da Sala e che ora vogliono dedicarsi alle danze standard o a quelle latine, quale suggerimenti darebbe Lei per ottenere buoni risultati anche in queste discipline?
Ris . – Il mio consiglio è quello di dedicarsi con la stessa tenacia che hanno avuto nel Ballo Liscio e da Sala, visto che hanno ottenuto dei risultati.
 
Dom. – Alcuni insegnanti di fama inseriscono sempre la preparazione ginnica, cioè la ginnastica, ai loro allievi come fase preliminare alle danze standard e latine vere e proprie; cosa ne pensa a proposito?
Ris . – Sono pienamente d'accordo alla preparazione ginnica prima di incominciare a ballare, purché sia una ginnastica appropriata ai movimenti che dovremo andare ad affrontare.
Sicuramente abbiamo bisogno di una muscolatura forte ma nello stesso tempo deve essere molto elastica, quindi attenzione a non improvvisarsi educatori fisici o a fare ginnastica self-service; affidiamoci a chi in questo campo ne sa più di noi, chiedendogli consigli utili sia per la ginnastica che per un buono stratching , che a mio avviso aiuta moltissimo specialmente ad evitare strappi e quindi lunghe soste nel mondo competitivo.
 

Dom . – Molti ballerini, anche di buon livello, cercano di produrre dei movimenti che sono talvolta esagerati; qual è il suo pensiero al proposito e quali consigli si sente di dar loro affinché ne risulti un ballo di vero successo?
Ris . – Io credo che ogni ballerino ha il suo idolo dal quale prende molti spunti e indubbiamente cerca di imitare.
Anch'io in passato ho avuto come esempio delle brave ballerine da ammirare ed ho cercato di rubare molto con gli “ occhi” ma purtroppo spesso mi sono ritrovata ad essere ripresa dai miei insegnanti perché ciò che facevo non era corretto, quindi non adatto a me e sicuramente in modo molto esagerato.
Il problema stava nel fatto che io andavo a copiare la finalizzazione di un movimento, senza però capire che quello che vedevo era solo il frutto di tanta tecnica ed esperienza, che appariva ai miei occhi in una maniera fantastica.
Quindi il mio consiglio è di ascoltare il proprio insegnante senza cercare di voler sempre fare di più, perché ricordatevi che l'erba del vicino sembra sempre più verde, mentre spesso non è così. Siate voi stessi !!!
 
 
Dom . – Quale futuro vede lei per le danze standard e latine in Italia? E nel Mondo?
Ris . – Il futuro delle 10 danze internazionali lo vedo roseo sia in Italia che nel Mondo.
Certamente sta ad ogni singolo individuo cercare di mantenere il ballo sempre vivo, cercando di dare e dimostrare sempre delle nuove idee che siano al passo con il tempo e all'evoluzione della tecnica.
 

Dom . – Mi può fare qualche nome dei suoi migliori allievi competitori italiani e stranieri?
Ris . – Fortunatamente per me, ho un bel gruppo di bravi allievi e fortissimi competitori, specialmente in Italia, anche se dei buoni risultati ne ho anche all'estero. Posso però citare le prime due coppie che attualmente stanno ballando in tutte le finali del mondo e sono: Bonsignori Michele e Baldasseroni Monica – Gozzoli Mirko con Betti Alessia.

Tutti gli altri che non cito hanno lo stesso il nostro supporto sperando che un domani prendano il loro posto nelle classifiche mondiali.